Sarteano

È un paese di importanza storica e naturalistica, collocato sui contrafforti della Val d’Orcia in un altopiano al confine con la Val di Chiana. Il passato medievale del paese è testimoniato dal castello, elemento principale del paesaggio architettonico, e da un grande numero di chiese.

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Periodo Etrusco e Romano

Proprio le tracce di un passato etrusco sono quelle che più hanno segnato il territorio intorno a Sarteano, dal IX al I secolo a.C. I primi insediamenti occuparono le zone collinari più elevate, vicino alla necropoli di Sferracavalli, lungo la strada che conduce a Radicofani e poi, soprattutto nel corso del VII secolo a.C., nella zona verso Castiglioncello del Trinoro dove la sterminata necropoli di Solaia-Macchiapiana, con le sue numerose sepolture entro canopi (vasi cinerari a testa umana tipici di questo territorio), dimostra la presenza nelle vicinanze di un centro abitativo densamente popolato soprattutto nel periodo tardo-orientalizzante.

Così le necropoli di maggior rilievo di quel periodo sono proprio quella della Palazzina, posta lungo una delle vie Cupe, ovvero i tracciati viari che conducevano verso Chiusi, e la necropoli delle Pianacce. Quest’ultima, indagata a partire dal 2000 dal Museo civico archeologico di Sarteano e dal Gruppo Archeologico Etruria ha riservato negli anni una serie di straordinarie scoperte, oltre ad essere ubicata in una zona di grande suggestione paesaggistica con uno splendido affaccio sulla Val di Chiana a controllo di quello che era anche in antico il fondamentale asse viario nord-sud tra Orvieto e Arezzo. In primo luogo l’eccezionale Tomba della quadriga infernale, con pitture uniche e dai colori vivacissimi della seconda metà del IV secolo a.C.

 

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La visita alla necropoli di Pianacce è libera

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Museo civico archeologico di Sarteano

Il museo civico archeologico di Sarteano nasce nel 1997 ed è ospitato nelle sale del cinquecentesco palazzo Gabrielli.

Nella prima sala la visita inizia con i reperti dell’VIII e della prima metà del VII secolo a.C. provenienti dalle tombe a pozzetto di Sferracavalli e dalle tombe di Poggio Rotondo.

Il piano inferiore del museo è dedicato ai sensazionali risultati degli scavi della necropoli delle Pianacce, che sono iniziati nel 2000 e hanno condotto alla scoperta di una tomba dipinta della seconda metà del IV sec. a.C. con scene uniche in Etruria. Si tratta della Tomba della quadriga infernale, sulle pareti della quale sono raffigurati il demone Charun che, alla guida del suo carro, una quadriga formata da due leoni e due grifi, abbandona l’Ade, due eleganti defunti a banchetto, un serpente a tre teste di dimensioni eccezionali e dai colori vivacissimi e un ippocampo sul frontone di fondo sopra l’imponente sarcofago di alabastro grigio – alabastro importato da Volterra ma lavorato localmente – con il defunto disteso sul coperchio, ultima dimora del proprietario della tomba.

La tomba, visitabile solo il sabato su prenotazione, è documentata attraverso la sua perfetta riproduzione in scala reale realizzata con una tecnica unica in Italia all’interno del museo dove si trova anche il relativo corredo ceramico.

Nei mesi da maggio ad ottobre la Tomba della Quadriga è visitabile anche in altri orari.

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Nelle altre sale spiccano, sempre dalla necropoli delle Pianacce, le sculture in pietra fetida tra cui i cippi figurati e lo straordinario gruppo cinerario con il defunto e Vanth esempio unico ritrovato nel suo contesto originale, oltre alle belle ceramiche attiche sia a figure nere che a figure rosse.

Tra i materiali di epoca ellenistica di particolare pregio sono la collana d’oro, il manico di specchio in osso decorato a rilievo e la peculiare maschera di sileno in piombo.

 

Museo Civico Archeologico di Sarteano al 0578269261 / 0578269212
mail all’indirizzo: museo@comune.sarteano.si.it o info.museo@comune.sarteano.si.it

 

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